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La luce prende forma

L’obiettivo principale di questo percorso sarà quello di proporsi in un atteggiamento di ascolto attivo dei bambini, offrendo il tempo necessario alle loro scoperte.
Il progetto partirà da una gita: con i bambini andremo alla mostra “ambienti/environments” di Lucio Fontana presso l’HangarBicocca.
Proseguiremo il progetto dello scorso anno, attraverso un’esperienza immersiva dentro l’opera:
in questi ambienti di luci differenti faremo un percorso suggestivo.

Il progetto poi si sposterà dentro il nostro asilo, in cui ripartiremo dalle luci artificiali. Il libro “Giochi di luce” di Lizy Boyd, Terre di mezzo editore, sarà lo strumento di congiunzione tra il progetto dello scorso anno e questo nuovo percorso.
Come nel libro, impugneremo nuovamente le torce, e saremo ancora noi i protagonisti nello scoprire cosa c’è nel buio.
Avremo poi la possibilità di ripartire dai filtri e lucidi di diversi colori per sperimentarci artefici di combinazioni cromatiche.
I bambini grazie alle torce potranno direzionare i fasci di luce, modificarli o ancora sovrapporli.
Nella fase successiva il nostro studio si sposterà all’esterno, nel giardino.
La luce naturale sarà la protagonista delle nostre riflessioni.
In questa fase i bambini seguiranno la direzione del sole per creare giochi di luce, riflessi e ombre.
Il movimento del sole, il mutare della luce nell’arco della giornata e durante le stagioni saranno l’oggetto della ricerca. Per iniziare ad affrontare una tematica così complessa utilizzeremo “Apri bene gli occhi” di Ramadier e Bourgeau di Babalibri editore, un albo illustrato che tratta l’imparare a osservare i colori in natura e come questi cambiano durante la giornata fino all’arrivare della notte.
Vedremo poi che “si può dipingere la luce”, in particolare chi come il pittore Monet ha voluto imprimerlo su tela ne serie “I covoni”.
“Le ombre” sarà la nostra tematica successiva.
Durante una normale passeggiata potremo notare che le ombre si muovono con noi, se ci fermiamo loro si fermano, se poi proviamo ad alzare una gamba ecco che anche loro seguono il nostro movimento. Sono forse attaccate ai nostri piedi?
L’albo illustrato “Bucefalo” di Pénélope Jossen, Babalibri editore, ci aiuterà a capire cos’è l’ombra, quando si presenta e quando invece sparisce.
In seguito scopriremo che le ombre cambiano, possono essere molto piccole oppure lunghissime. Proveremo a giocare dapprima con le nostre ombre, a danzare con loro, a travestirle, ci interrogheremo poi sul perché le ombre non sorridono.
Infine passeremo alla scoperta delle ombre di oggetti. Accompagnati dal libro di Suzy Lee “Ombre”, Corriani editore, ci imbatteremo in una storia molto scura, fatta di sagome che prendono vita.
Un’ultima riflessione ci porterà ad analizzare le differenze tra la nostra ombra e il nostro riflesso, in aiuto avremo il libro “Mirror”, Suzy Lee, Corriani editore.
Nel libro vedremo la protagonista incontrare per la prima volta la propria immagine riflessa nello specchio e dopo un iniziale timore, prenderà il via un gioco di scherzi e boccacce che sfocerà poi in una danza in cui reale e non-reale sembreranno quasi unirsi, come ad incontrarsi oltre lo specchio.
Così faremo noi, ci incontreremo e giocheremo con la nostra immagine riflessa come la protagonista della storia.
L’ultima fase riguarderà l’organo di senso che ci ha guidato lungo questo percorso: L’occhio. Come una macchina fotografica gli occhi catturano le immagini e le inviano al nostro cervello.
Ma una domanda sorge spontanea:
Vediamo tutti nello stesso modo?
Ogni animale ha una vista adatta al suo modo di vivere e al suo habitat, per esempio “Sapevate che una rana potrebbe scambiare una patatina fritta per un lombrico […] e che le civette sentono con gli occhi?”
“Zoottica” Guillaume Duprat, Ippocastani editore, ci guiderà alla scoperta della visione nel mondo animale.

A conclusione di questo percorso i bambini e i loro genitori parteciperanno alla mostra “Colore, giocare con la luce alla scoperta del colore”, presso il Muba, museo dei bambini di Milano. Una mostra-gioco interattiva che ha come tema la luce e il colore, in cui i bambini potranno far emergere le conoscenze apprese durante il progetto.

Bibliografia:
– “Giochi di luce” di Lizy Boyd, terre di mezzo editore
– “Apri bene gli occhi” di ramadier e Bourgeau di Babalibri editore
– “Giardino Blu” di Elena Selena, Ippocampo
– “Bucefalo” di Pénélope Jossen, Babalibri editore
– “Ombre”, Suzy Lee, di Corriani editore
– “Mirror”, Suzy Lee, Corriani editore
– “Ombre” di Arnold Roi, Franco cosimo editori
– “Zoottica”, Guillaume Duprat, Ippocampo

OBIETTIVI DEL PERCORSO: (bambini dai 21 mesi ai 35 mesi)
– sperimentare la relazione tra la luce e il colore;
– stimolare la capacità di discernere tra ciò che è reale e ciò che è proiettato;
– sviluppare il riconoscimento di sé attraverso la comprensione della propria ombra;
– stimolare al pensiero scientifico e a produrre ipotesi.

TEMPI DI SVOLGIMENTO DEL PERCORSO:
Il progetto si svolgerà da Dicembre a Maggio. Gli incontri potranno variare a seconda della risposta dei bambini alle attività, se manifesteranno la necessità di soffermarsi per più incontri su una particolare tematica le educatrici asseconderanno la richiesta riproponendo l’attività finché il loro interesse sarà esaurito.

SPAZI UTILIZZATI PER IL PERCORSO:
Il percorso sarà itinerante all’interno e all’esterno del nido, in base alle differenti luminosità delle varie stanze. Inoltre faremo gite sul territorio per recarci ad alcune mostre. DESTINATARI DEL PERCORSO: Il progetto verrà proposto alle sezioni dei mezzani e dei grandi, con bambini di età compresa, tra 21 e 35 mesi. I gruppi sono composti da bambini che frequentano il nido dallo scorso anno, e da bambini che hanno iniziato l’ambientamento a Settembre.

RUOLO DELLE EDUCATRICI:
– selezionare e stabilire la modalità di proposta delle attività del progetto ed i materiali utilizzati per tali attività;
– preparare lo spazio e l’allestimento in cui verrà svolta l’attività;
– accompagnare e sostenere i bambini nell’esplorazione dei materiali proposti e nelle loro scoperte;
– rielaborare verbalmente con i bambini le esperienze fatte per aiutarli a focalizzare l’attenzione sulle emozioni/sensazioni provate.

 

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